Ricerca più rapida dei precedenti? Più efficienza nel quotidiano del lavoro legale? Costi della giustizia ridotti per i clienti? Come potrebbe trasformarsi lo studio legale nell’epoca dell’intelligenza artificiale.

Ne ha parlato al Tgr Rai FVG l’avv. Ponti, convinto che l’intelligenza artificiale sarà un valido aiuto per gli studi legali, senza però sostituire le competenze dei professionisti, in quanto il presupposto dell’intelligenza artificiale è quello di operare in un mondo “stabile”, mentre l’intelligenza umana si fonda sulla “capacità di gestire l’incertezza con l’assenza di dati”.

La giustizia giudiziale per sua natura non può essere catalogata dentro l’intelligenza artificiale, ma da questa può trarne tutta una serie di vantaggi, pensiamo ad esempio all’analisi delle prove, alla possibilità di incrociare e schematizzare gli accertamenti tecnici, al reperimento della giurisprudenza. Il tutto però dev’essere calato nella concretezza dell’incertezza dell’essere umano, con le sue caratteristiche peculiari quali la creatività, l’originalità, l’empatia, l’imprevedibilità, la capacità di mediazione con la situazione concreta.

Per l’avv. Ponti il miglior modus operandi, quello su cui ha fondato e sviluppato il lavoro nel suo Studio, è la combinazione tra #AI e #professionalità dell’avvocato, per sfruttare al meglio tutte le opportunità e dare al cliente una risposta il più completa e personalizzata possibile.

Videointervista Luca Ponti