L’imprenditore è tenuto ad adottare, nell’esercizio dell’impresa, le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro a fronte della pandemia di Coronavirus.

Tale obbligo è previsto dall’art. 2087 cc, da leggersi in combinato disposto con l’art. 25-septies, D.Lgs. 231/2001, che impongono al datore di lavoro di garantire la salute dei suoi dipendenti, tutelandoli anche da un eventuale rischio biologico, rischio oggi quanto mai reale.

La mancata adozione delle misure di tutela della salute dei dipendenti potrebbe esporre l’azienda al rischio di incorrere nella responsabilità amministrativa da reato di cui al D.lgs. n. 231/2001 e alle relative sanzioni pecuniarie e interdittive, con l’aggravio di una situazione economica già compromessa dall’epidemia.

Per le imprese deve quindi essere obiettivo primario quello di coniugare la prosecuzione delle attività d’impresa con la garanzia di condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro e delle modalità lavorative, adottando tutte le opportune misure per contrastare la diffusione del virus nei luoghi di lavoro e attenendosi ai principi di massima cautela e prudenza, vigilando sul rispetto delle best practice operanti in materia.

In particolare, nel “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”, sottoscritto lo scorso 14 marzo, alle aziende operanti sul territorio nazionale sono state fornite delle linee guida, alle quali i datori di lavoro devono attenersi, finalizzate a incrementare, negli ambienti di lavoro non sanitari, l’efficacia delle misure precauzionali di contenimento, adottate per contrastare l’epidemia da COVID-19.

Al fine di scongiurare il rischio di incorrere nella responsabilità amministrativa da reato di cui al D.lgs. n. 231/2001, le imprese ancora operative, non solo sono tenute a uniformarsi attivamente a tali linee guida, ma anche ad adottare tutte le misure idonee a prevenire rischi per la salute dei lavoratori.

In tal senso è determinante dotarsi di procedure interne volte a garantire la più idonea osservanza delle cautele poste a tutela della salute dei dipendenti revisionando quanto prima le misure di prevenzione.

L’aggiornamento del DVR, quale immediata conseguenza, e del MOG 231 aziendale sono i primi aspetti sui quali è necessario intervenire repentinamente.

Restiamo ovviamente a disposizione per gli opportuni approfondimenti.