Le operazioni di LBO si caratterizzano per una serie complessa di atti che consentono, partendo dall’obiettivo di acquisire una società, di pagare l’indebitamento creato per l’acquisto della target facendo leva sulla redditività della stessa società acquisita.

Lo schema tipico più frequente è il seguente:

  • Creazione di una newco
  • Finanziamento delle newco
  • Acquisto della partecipazione nella società di target
  • Fusione per incorporazione della target nella newco

Nel caso in cui all’esito dell’operazione la società fallisca, bisogna domandarsi se sia possibile ricondurre tale fattispecie ad un’ipotesi di bancarotta e in particolare se sia possibile qualificarla come operazione dolosa incombendo in una serie di atti complessi.

Il legislatore ha inserito una disciplina ad hoc per le operazioni di fusione a seguito di acquisizione con indebitamento.
Quanto al requisito dell’abuso di potere o alla violazione dei doveri ricadenti in capo agli amministratori, pare che l’abuso possa coincidere con: la ragionevolezza dell’operazione, la sua utilità per la società e l’effettività delle regioni sottese, la sua opportunità rispetto allo stato di salute dell’impresa, l’assenza di intrinseca pericolosità del complesso di atti.

È da domandarsi se l’operazione dolosa possa dirsi integrata quando si accerti che il complesso di atti, trova giustificazione esclusiva nell’elusione dei tributi.